Squeeze
2009-07-13 22:31:05 UTC
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http://fantagrumo.blogspot.com/2009/07/nicola-legrottaglie-alla-chiesa.html
Domenica 12 luglio 2009 il difensore della Juventus e della Nazionale,
Nicola Legrottaglie, è stato presso la Chiesa Evangelica di Modugno.
Si è definito il "Calciatore di Gesù" il difensore bianconero. «Ho
attraversato un periodo buio: andava tutto storto, dal lavoro all’amore.
Poi, qualche anno fa, la mia vita è cambiata grazie alla preghiera e
alla fede», svela il giocatore, che è entrato a far parte degli Atleti
di Cristo, un movimento evangelico cui appartengono diversi sportivi,
tra i quali il milanista Kakà.
«Nella vita credevo di avere ottenuto tutto quello che si potesse
desiderare. Soldi, notorietà, belle ragazze, auto potenti e il lavoro
che avevo sognato fin da ragazzino: il calciatore. Poi, due anni fa, ho
attraversato un momento di crisi. Tutto quello che avevo sembrava non
avesse più senso, in me sentivo un grande vuoto. Che ora è stato
riempito. Grazie alla fede in Cristo e alla preghiera». Nicola
Legrottaglie, difensore della Juventus (*ma in predicato per un
possibile cambio di squadra*),???? inizia così il racconto della sua
storia recente, che l’ha portato a riscoprire la fede e ad aderire agli
Atleti di Cristo, un movimento evangelico nato in Brasile nel 1984 che
attualmente ha nel calciatore milanista Kakà il suo più noto portavoce
(chi non ricorda le sue magliette con la scritta “I belong to Jesus”,
ossia “Io appartengo a Gesù”, e le sue preghiere sul campo di calcio?).
Ma che in passato ha avuto tra le sue fila altri grandi campioni, come
il pilota di F.1 Ayrton Senna, il pugile George Foreman, i calciatori
Amarildo e Taffarel. Tra gli Atleti di Cristo, ora c’è anche lui, un
italiano: Nicola Legrottaglie. Trent’anni, pugliese (è nato a Gioia del
Colle, ma è cresciuto a Mottola, in provincia di Taranto) e una vita
dedicata al pallone («già a 7 anni avevo in testa solo il calcio»,
ricorda), dopo aver militato nelle serie minori, approda in serie A nel
2001, con il Chievo. Nel 2003 l’arrivo alla Juve, con un intermezzo
prima nel Bologna e poi nel Siena, dove viene concesso in prestito. Ed è
a Siena che Nicola ha iniziato la sua svolta esistenziale. Che l’ha
cambiato anche nell’aspetto esteriore, senza più le mèches bionde che un
tempo lo caratterizzavano.
http://fantagrumo.blogspot.com/2009/07/nicola-legrottaglie-alla-chiesa.html
Domenica 12 luglio 2009 il difensore della Juventus e della Nazionale,
Nicola Legrottaglie, è stato presso la Chiesa Evangelica di Modugno.
Si è definito il "Calciatore di Gesù" il difensore bianconero. «Ho
attraversato un periodo buio: andava tutto storto, dal lavoro all’amore.
Poi, qualche anno fa, la mia vita è cambiata grazie alla preghiera e
alla fede», svela il giocatore, che è entrato a far parte degli Atleti
di Cristo, un movimento evangelico cui appartengono diversi sportivi,
tra i quali il milanista Kakà.
«Nella vita credevo di avere ottenuto tutto quello che si potesse
desiderare. Soldi, notorietà, belle ragazze, auto potenti e il lavoro
che avevo sognato fin da ragazzino: il calciatore. Poi, due anni fa, ho
attraversato un momento di crisi. Tutto quello che avevo sembrava non
avesse più senso, in me sentivo un grande vuoto. Che ora è stato
riempito. Grazie alla fede in Cristo e alla preghiera». Nicola
Legrottaglie, difensore della Juventus (*ma in predicato per un
possibile cambio di squadra*),???? inizia così il racconto della sua
storia recente, che l’ha portato a riscoprire la fede e ad aderire agli
Atleti di Cristo, un movimento evangelico nato in Brasile nel 1984 che
attualmente ha nel calciatore milanista Kakà il suo più noto portavoce
(chi non ricorda le sue magliette con la scritta “I belong to Jesus”,
ossia “Io appartengo a Gesù”, e le sue preghiere sul campo di calcio?).
Ma che in passato ha avuto tra le sue fila altri grandi campioni, come
il pilota di F.1 Ayrton Senna, il pugile George Foreman, i calciatori
Amarildo e Taffarel. Tra gli Atleti di Cristo, ora c’è anche lui, un
italiano: Nicola Legrottaglie. Trent’anni, pugliese (è nato a Gioia del
Colle, ma è cresciuto a Mottola, in provincia di Taranto) e una vita
dedicata al pallone («già a 7 anni avevo in testa solo il calcio»,
ricorda), dopo aver militato nelle serie minori, approda in serie A nel
2001, con il Chievo. Nel 2003 l’arrivo alla Juve, con un intermezzo
prima nel Bologna e poi nel Siena, dove viene concesso in prestito. Ed è
a Siena che Nicola ha iniziato la sua svolta esistenziale. Che l’ha
cambiato anche nell’aspetto esteriore, senza più le mèches bionde che un
tempo lo caratterizzavano.
--
"se in questo girone facciamo 8 punti, non meritiamo di andare agli
ottavi; io sono sempre passato con 11-12 punti almeno. Mai con 8.
Domani sera dobbiamo avere almeno 9 punti, meglio ancora 11"
Josè Mourinho prima di chiudere il girone a 8 punti, Dicembre 08
"se in questo girone facciamo 8 punti, non meritiamo di andare agli
ottavi; io sono sempre passato con 11-12 punti almeno. Mai con 8.
Domani sera dobbiamo avere almeno 9 punti, meglio ancora 11"
Josè Mourinho prima di chiudere il girone a 8 punti, Dicembre 08